Prescrizione bollo auto: tempistiche e info utili

La scadenza del bollo non è la stessa per tutti: varia in base alla data di immatricolazione del veicolo e alla sua categoria. Tuttavia, è fondamentale saldare l'importo entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello indicato sul tagliando di scadenza. È importante sottolineare che il pagamento è dovuto anche se il veicolo non è in uso e rimane parcheggiato in un garage, poiché la tassa si riferisce al mero possesso del mezzo. Molti non sono a conoscenza del fatto che esistono termini di prescrizione specifici, dopo i quali le autorità regionali non possono più richiedere il pagamento del bollo.

Pertanto, è cruciale per i proprietari di veicoli in ritardo con i pagamenti, comprendere questi tempi per evitare di saldare importi che, per legge, non sono più dovuti. Ma come funziona, esattamente, la prescrizione bollo auto? I bolli auto non saldati possono effettivamente prescriversi. Dopo un periodo stabilito per legge, né la Regione né l**'Agenzia delle Entrate** possono esigere il pagamento dei bolli arretrati. Con la prescrizione bollo auto esempio concreto è proprio quello del pagamento che non viene richiesto per tre anni.

Tuttavia, non si tratta di un semplice calcolo basato sul calendario: i tre anni iniziano dal primo gennaio dell'anno successivo a quello in cui il bollo non è stato pagato e terminano il 31 dicembre del terzo anno. Ciò significa che, dal 1° gennaio del quarto anno, qualsiasi richiesta di pagamento relativa a bolli arretrati sarà considerata non valida. Poniamo, ad esempio, che il bollo auto del 2020 non sia stato pagato. La prescrizione inizierà dal 1° gennaio 2021 e, dal 1° gennaio 2024, non sarà più possibile richiedere il pagamento di quel bollo. Ma ci sono delle eccezioni per quanto riguarda la prescrizione bollo auto? La risposta è affermativa, si pensi infatti alla possibilità di ricevere in questi tre anni un avviso di accertamento o una cartella esattoriale. In questi casi la prescrizione bollo auto verrà interrotta e riprenderà dal giorno successivo alla ricezione di tale comunicazione.

In caso di controversie, inoltre, è possibile presentare un ricorso davanti alla Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla ricezione dell'avviso o della cartella. Se si è certi della prescrizione bollo auto o se gli avvisi sono stati inviati oltre il termine previsto, è fondamentale contestare tempestivamente, altrimenti si sarà tenuti a pagare. Si sente spesso parlare erroneamente di prescrizione bollo auto 10 anni. In realtà, come abbiamo visto, ne bastano molti di meno. I tempi di prescrizione, infatti, ammontano a 10 anni per l’Irpef a 5 anni per l’Imu, mentre la prescrizione bollo auto ammonta a tre anni dal momento della data di ricevimento della cartella esattoriale. Parlare di prescrizione bollo auto 10 anni è quindi sbagliato, ma come fare a verificare se il proprio bollo è andato, effettivamente, in prescrizione?

Abbiamo visto come, alla domanda: i bolli auto non pagati vanno in prescrizione? Possiamo rispondere in modo affermativo. Ma come fare a verificare la prescrizione bollo auto? Per verificare la situazione dei pagamenti, è possibile consultare online il sito della propria Regione, dell'Agenzia delle Entrate o dell'ACI. Se si scopre di avere un bollo non pagato, è possibile regolarizzare la situazione attraverso il "ravvedimento operoso", un meccanismo offerto dal Fisco per sanare le violazioni non ancora contestate.

Infine, è essenziale conservare le ricevute dei bolli pagati per almeno tre anni, in quanto potrebbero essere richieste in caso di discrepanze nei registri. In situazioni estreme, come il mancato pagamento del bollo per tre anni consecutivi, il veicolo potrebbe essere cancellato dal registro automobilistico, con conseguente ritiro di targa e carta di circolazione. Pertanto, è sempre meglio evitare ritardi e inadempienze.